mercoledì 14 giugno 2023

IL BAR. IL TESTIMONE. L’ANOMALO APPUNTAMENTO CON LA STORIA

 

La seconda Commissione parlamentare di inchiesta sul sequestro e l’omicidio diAldo Moro (di seguito CM-2) ha affrontato, tra gli altri, l’aspetto della eventuale apertura, il giorno del sequestro, del noto Bar Olivetti, ubicato, su Via Fani, immediatamente davanti il luogo della strage, sul lato sinistro nel senso di marcia delle vetture coinvolte.

La CM-2, sul punto, non ha mancato di svolgere indagini e reperire acquisizioni sulla figura assai discussa del titolare di quel bar, Tullio Olivetti, il quale sarebbe risultato, tra l’altro, presente a Bologna il 2 agosto 1980, giorno della notoria, terrificante strage alla stazione centrale di quella città.

Il filo seguito dalla CM-2 prende origine, ovviamente, dalla circostanza che dietro le fioriere esterne al bar si sarebbero nascosti i quattro “avieri” protagonisti dell’agguato e della eliminazione della scorta di Aldo Moro.

Il punto che, alla luce dei documenti prodotti dalla CM-2 e nell’ottica del filo conduttore da essa seguito, ha assunto rilievo, è quello del dubbio in ordine al fatto che quel bar – ufficialmente fallito pochi mesi prima- possa essere stato aperto, oppure no, il giorno dell’agguato, e che quel locale possa essere stato effettivamente  utilizzato dagli assalitori come ricetto logistico prima dell’agguato.

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1 commento:

  1. La comparsa di Paolo Vitale ed i suoi collegamenti, mi fanno pensare alla tesi finale del libro della Zecchi, sulla criminalità servente nel caso Moro: unica centrale o comunque collegamenti tra gestione dei sequestri, malavita e terroristi

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