sabato 6 gennaio 2024

LO PSEUDO DE VUONO VISTO DA VICINO

IL " LEGIONARIO" VISTO DA VICINO 

(a cura di SEDICidiMARZO)


In questo articolo ( https://www.sedicidimarzo.org/2023/12/contraddizioni-del-memoriale-morucci-9.html#more ) avevamo analizzato tre elementi: 

  • il contrasto tra una conclusione della Polizia Scientifica del 2015 ed una diversa della Polizia Scientifica del 1978 (proiettile sul parabrezza della 130); 
  • la storia spesso raccontata, ma mai dimostrata, della presunta sosta di Moro nella chiesa di S. Francesco la mattina del 16 marzo, prima della strage;
  • le altrettanto assai presunte "prove fotografiche" delle presenze sulla scena del crimine, ore dopo il massacro, di Giustino de Vuono e del boss ndranghetista Antonio Nirta.

Di quest'ultima asserzione abbiamo già provato l'insussistenza, vedi:                   ( https://www.sedicidimarzo.org/2020/12/inedito-nuove-immagini-del-presunto.html#more ); quanto allo pseudo De Vuono ci eravamo limitati a ribadire quanto detto dai RIS, incaricati di stabilire la riconducibilità del soggetto

individuato nella foto al "Legionario De",  e cioè che non c'erano elementi sufficienti (dati distanza del soggetto e qualità della foto)  per potersi esprimere.

Rivediamo la foto in questione ( foto del Messaggero):


Abbiamo qui evidenziato, con frecce rosse, a sinistra lo pseudo De Vuono e a destra in basso l'affermazione, falsa, secondo la quale gli investigatori avrebbero riconosciuto, nei due cerchiati in bianco, Nirta e De Vuono! 

I Ris , come detto, furono investiti della faccenda e conclusero come sopra ricordato. Qui l'intero rapporto, doc. 834/1:  https://gerograssi.it/cms2/file/casomoro/B171/0834_001.pdf

In questo rapporto i periti estrapolano una porzioncina della foto di sopra (quella con lo pseudo De vuono) la sottopongono a forte ingrandimento e la confrontano con le foto segnaletiche di De Vuono più vicine all'epoca dei fatti (ne aveva una collezione).
La conclusione fu che, data la distanza a cui si trovava il soggetto e la scarsa qualità ottenuta dopo l'ingrandimento, non era possibile esprimere un giudizio.

Di seguito due foto tratte dal citato rapporto, una, post ingrandimento, del soggetto che si voleva fosse De Vuono e  una segnaletica del "legionario", del 1975.


E questo invece il soggetto noto:


Spulciando questo filmato di RAI UNO del 16 marzo  ( https://www.raiplay.it/video/2018/03/Tg1-Edizione-Straordinaria-Il-rapimento-di-Moro-edca22ee-ba76-4975-b8ad-913599e17569.html  )  al minuto 25:25  (oppure -1:02:28 guardando il contatore a destra) è saltato fuori e  in maniera inequivocabile il "soggetto" analizzato dai Ris, ripreso questa volta da vicino.
 
Egli espone solo il profilo sinistro e tuttavia, in un fotogramma, riflesso su un vetro di un pulmino della Polizia, si vede nitidamente anche il suo profilo destro.

Ovviamente noi non abbiamo  i mezzi tecnici per poter esprimere un giudizio inappellabile di riconducibilità o meno del soggetto di via Fani con De Vuono,  tuttavia, con le  seguenti cinque foto e la carrellata di confronti finali, ci sembra che si possa chiudere questa pagina di giornalismo che giudichiamo un po' fantasioso. 

Ognuno comunque potrà farsi la sua idea.












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8 commenti:

  1. Il sensazionalismo facile è purtroppo l'esatto rovescio dell'accondiscendenza al memoriale Morucci (e sue varianti di comodo dei suoi ex sodali).
    Mi permetto, a titolo esclusivamente personale, e senza quindi coinvolgere in alcun modo l'autore del brillante e dirimente articolo, di ricordare a tutti che noi facciamo questo tipo di analisi, e con questi lampanti risultati oggettivi, per pura passione civica, cioè in perdita di energia, tempo e denaro.
    Chi fa sensazionalismo viceversa fa questo tipo di "ricerche" ex professo, quindi lucrando.
    Avanti così.
    E non è finita, credo, vero Franco? Altre cose ci attendono.

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  2. Né Nirta né De Vuono in queste foto.
    La domanda resta: cosa hanno visto gli amici di Cazora?

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    1. Dire che non sono nelle foto non significa negare la loro presenza o un eventuale loro ruolo in assoluto. Così come che nella telefonata di Cazora l'interlocutore facesse riferimento a delle foto non significa che quelle siano tra quante abbiamo a disposizione (sempre che l'interlocutore poi non abbia inventato per qualche oscuro motivo la faccenda, magari per aumentare la sua credibilità avendo attinto a fonti giornalistiche del tempo) .

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  3. Al minuto 1:26:17 - 1:26:18 in questo nuovo video, trasmesso circa nove mesi fa, https://www.youtube.com/watch?v=CaxYIypDROU
    si vede una persona che somiglia o magari identica, alla persona in questione però anche questa con abiti e colori diversi da quelli dei fotogrammi di questo articolo.
    1 è la prima volta che questo reale filmato di 2 secondi viene reso pubblico con audio ambientale?
    2 l'immagine della foto 177 nel rapporto, citata in questo articolo, è un ritaglio di quella immagine facciale? Anche se fosse un ritaglio non si esclude che possa essere stato in quella ubicazione, ma magari in momenti diversi e attorniato da differenti altre persone.
    Tony

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  4. A me sembra molto somigliante a De Vuono. Davvero tanto. Non credo si possa escludere sia lui stesso. Se si ingrandissero le orecchie, si potrebbe dare un rispsota più precisa.

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  5. Un lettore anonimo chiede l'altezza di De Vuono. Mentre ricordiamo che non si accettano più commenti privi di una qualsivoglia firma, rispondiamo: CM1 vol. 109 pag. 899, nella sua foto segnaletica viene indicata l'altezza di 1,72 m. Franco Martines

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