11.
La
Fuga. I misteri di via Bitossi, anche qui i conti
non tornano
(a cura di SEDICidiMARZO)
In via Bitossi al mattino sostava quotidianamente una volante della Polizia in
Via Bitossi, sulla sinistra la zona dove c'era il furgone |
Quando la Centrale Operativa riceve la notizia di ripetuti colpi di armi da fuoco in via Fani, comanderà per prima proprio quella volante sul luogo dove erano avvenuti gli spari, di fatto rendendo via Bitossi una zona franca per le successive
operazioni dei brigatisti. C’è da dire che la volante Monte Mario era sicuramente molto vicina al luogo della strage ed è quindi ragionevole che sia stata inviata sul posto, ma come potevano Morucci e compagni esserne certi e quindi collocare proprio lì vicino il furgone? O, nelle loro inchieste non si erano accorti di questo potenziale pericolo ed è ancora un ennesimo caso, in questa vicenda, di fortuna sfacciata da parte loro?Comunque sia andata, questo è il
racconto del memoriale di questo momento della fuga (pagg. 36 e 37).
Si noti che dice anche che in via
Massimi era stata parcheggiata una Dyane azzurra (su cui salirà Seghetti dopo
essere sceso dalla 132 ) specificando “senza
nessuno a bordo”. Non fa altrettanto
per il furgone.
Al n. 26 di via Bitossi abitava però
la signora Elsa Stocco che, discesa dall’autobus 45 con fermata sulla via verso
via della Balduina, stava rientrando a casa proprio in quei momenti dal suo
lavoro in ospedale. E mette a verbale il 17 marzo una storia completamente
diversa, mostrandosi tra l’altro persona molto attenta ai particolari.
Intanto è certa dell’orario perché
ricorda che aveva intenzione di ascoltare, appena fosse rientrata in casa, il
giornale radio delle 9:30 e che poi ascolterà, apprendendo così solo allora della
strage. Quindi colloca i fatti a pochi minuti prima. Mentre era sul marciapiede
di casa la sua attenzione fu attirata da un’auto scura che le veniva incontro con una sola persona a bordo, che a
forte velocità entra da via Massimi in via Bitossi e si arresta repentinamente accanto ad un
furgone chiaro. Ne vede discendere un giovane con impermeabile azzurrino, tarchiato, con i baffi, senza berretto e
che stima alto circa 1 metro e 65. Questi prende dall’auto, con fare
concitato, una ventiquattrore e un borsone, apre il portellone e getta entrambi
i bagagli all’interno. Senza scambiare, dice, una parola con l’uomo che era al
posto di guida del furgone. Già perché la Stocco, avvicinandosi all’ingresso
della sua abitazione nota anche un giovane uomo senza barba e con una fossetta
nel mento, al posto di guida del mezzo. Successivamente l’auto scura riparte
fulmineamente e anche il furgone inizia la manovra per uscire dal
parcheggio.
Qui uno stralcio dal vol. 30 pag. 97
La descrizione dell’uomo con l’impermeabile, va detto, sembra la fotografia di Gallinari ed infatti quando le verranno mostrate le foto dei ricercati, in successive deposizioni, lo riconoscerà con assoluta sicurezza (v. verbali in I Comm. Moro, Vol. 40 pag. 764, Vol. 41 pag. 615, Vol. 42 pagg. 101 e 300). Come con altrettanta sicurezza riconoscerà (ibidem) nell’uomo alla guida del furgone, Corrado Alunni, inizialmente anch’egli imputato ma che verrà prosciolto per delle testimonianze di suoi conoscenti che dissero, genericamente, di averlo visto a Milano “in quei giorni”.
Comunque sia la testimonianza della
Stocco come quella precedente della De Luca non verranno minimamente
valorizzate nei dibattimenti e prevarrà il racconto brigatista: non c’era
nessuna altra donna oltre la Balzerani nel corteo di fuga, Morucci andò in via
Bitossi a piedi e prese la guida del furgone.
*****
Per la puntata seguente e conclusiva, n.12/12 , vai qui: https://www.sedicidimarzo.org/2024/01/contraddizioni-del-memoriale-morucci-e.html
Per la puntata precedente, n.10/12 , vai qui: https://www.sedicidimarzo.org/2024/01/contraddizioni-del-memoriale-morucci-10.html#more
Per la prima puntata (1/12) vai qui: https://www.sedicidimarzo.org/2023/10/contraddizioni-del-memoriale-morucci.html#more
"Come con altrettanta sicurezza riconoscerà (ibidem) nell’uomo alla guida del furgone, Corrado Alunni (...)"
RispondiEliminaAltra prova che lo pseudo brigatista alunni partecipò all'operazione di via fani.
Onore alla signora Elsa Stocco, che il Signore l'abbia in Gloria.
Elemento da valutare, non so se avete una risposta: Via Bitossi era a senso unico (non imboccabile da Via Massimi) anche all'epoca?
RispondiEliminaDa quel che si intuisce da Morucci lui scende in Via Massimi di fronte all'imbocco di Via Bitossi, poi la percorre a piedi fino almeno all'incrocio con Via Bernardini dove c'è il furgone.
Inutile dire che la Stocco nota invece una scena profondamente diversa, con una vettura che a forte velocità entra in Via Bitossi da Via Massimi, fermandosi di fronte all'abitazione della sig.ra
Grazie,
Michele
Via Bitossi era a doppio senso nel tratto Massimi-Bernardini, senso unico nell'altra metà da Balduina a via P. Bernardini. In quanto in questo tratto c'era il capolinea dell'autobus (26 mi pare, ma è da verificare) da cui discese appunto la Stocco quella mattina.
EliminaPerfetto, grazie. A questo punto il racconto della Stocco trova piena conferma, anche sul punto in cui in una successiva testimonianza (così a braccio non ricordo quale, forse in sede di processo) si dice sicura che auto e furgone abbiano poi entrambi imboccato Via Bernardini perchè non si poteva proseguire per Via Bitossi nel secondo tratto verso Balduina, che era a senso unico al contrario.
Elimina