( a cura di: Franco Martines )
Una piccola chiosa a margine dei due precedenti articoli sui
bossoli di via Fani.
Le indagini susseguenti alla strage di via Fani sono state caratterizzate, come ha avuto a dire Gero Grassi, da numerose "sciatterie investigative" (nella migliore delle ipotesi).
Le indagini susseguenti alla strage di via Fani sono state caratterizzate, come ha avuto a dire Gero Grassi, da numerose "sciatterie investigative" (nella migliore delle ipotesi).
Ci si sarebbe almeno aspettato che i reperti quali bossoli e proiettili , una volta
individuati sul terreno con cerchi in
gesso e misure di riferimento ed
etichettati in loco con cartellini (come abbiamo visto nei due precedenti articoli QUI e QUI ) venissero raccolti seguendo dei
criteri quali:
- Utilizzo di guanti per non sovrapporre impronte a quelle potenzialmente già presenti
- Inserimento degli stessi in buste singole già provviste di etichette corrispondenti a quelle del cartellino di riferimento in terra.
(https://www.youtube.com/watch?v=rTeTswFIhXI
) dove dal minuto 7:00 viene inquadrato per pochi secondi un operatore che sembra agire con modalità più adatte
alla raccolta delle olive che di importantissimi reperti.
Lo vediamo infatti raccoglierne a piene mani incurante di qualsiasi criterio di accortezza finalizzata al corretto riposizionamento futuro in planimetria; né pare proprio provvisto di guanti.
Viene da chiedersi se questo comportamento sia stato limitato a solo quel caso o se sia stato invece un comportamento più generalizzato. Che poi potrebbe essere stato alla base di quella strana scomparsa agli occhi dei periti balistici di ben 19 bossoli per circa un mese, come vi abbiamo raccontato nei primi due articoli. ( QUI e QUI )
Si noti nell'ultima foto in basso, in particolare, la raccolta con pollice ed indice per trattenere con le altre tre dita i reperti raccolti in precedenza!
Comunque per apprezzare meglio tutto ciò consigliamo vivamente di guardare il video già citato, come detto, dal minuto 7:00
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RispondiEliminaLe precauzioni servono quando, e se, si devono identificare degli "sconosciuti"...
RispondiEliminaRagionando andreottianamente...a pensar male si fa peccato ma...
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