(a cura di : Andrea Guidi)
Cominciamo questo articolo in un
certo senso dalla fine, ovvero dall'identikit che segue:
L'identikit raffigura, secondo la
ricostruzione dei due testimoni protagonisti del fatto che tra breve esporremo,
una delle persone da costoro viste sotterrare opuscoli delle BR nella zona del
canale di Focene, a ridosso di Fregene, alla fine di marzo 1978, in pieno
sequestro (tutti gli identikit rinvenuti nei volumi della prima Commissione
parlamentare di inchiesta sono
disponibili su questo blog qui http://www.sedicidimarzo.org/2017/12/lalbum-di-identikit-e-foto-segnaletiche.html).
Chi fosse questa giovane donna
(stando alla didascalia in calce, come si legge, di altezza mt. 1,60,
corporatura regolare, viso roseo paffuto, capelli biondi chiari lunghi, occhi
chiari, sopracciglia a punta, appena accennate, labbra carnose), non è mai
stato appurato.
Di sicuro, la raffigurazione - per certi versi quasi
"ritrattistica"- fatta
dall'autore dell'identikit, non restituisce l'immagine di una delle brigatiste
o fiancheggiatrici conosciute.
Forse una straniera, come
potrebbe desumersi dall'iniziale della targa dell'auto , a quanto pare di paese
estero, che uno dei due testimoni pare sia riuscito a scorgere? Non lo
sappiamo; potrebbe anche essere, ma come vedremo c'è più di un motivo oggettivo
per dubitarne.
Né d'altronde è mai stato
appurato chi fossero le altre tre persone viste dai due testimoni assieme a
lei, per la precisione un'altra donna e
due uomini, di uno dei quali venne parimenti redatto l'identikit che segue
(entrambi gli identikit sono tratti dal Vol. 125, pagg. 810-811 del pdf, della
prima Commissione parlamentare di inchiesta su Moro, di seguito CM-1):
davvero interessante! ragazzi, siete fantastici! grazie
RispondiEliminaGrazie, speriamo che qualcuno che sa legga, e ci dica chi erano quella bionda e il proprietario dell'appartamento.
RispondiEliminaQuesta è una delle vicende più oscure e meno esplorate dei 55 giorni, e nella quale è testuale la contrapposizione tra diversi organismi di indagine.
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RispondiEliminaHo letto molto sul caso Moro, la bibliografia è molto estesa, ma direi di non avere visto alcun cenno di questa vicenda, di sicuro molto significativa.
RispondiEliminaSi, è così, ed è forse la dimostrazione che nella sua complessità molti aspetti importanti - e questo lo è - sono sfuggiti anche a autorevoli esegeti. Tuttavia ritengo che non potesse o dovesse sfuggire ai magistrati.
RispondiEliminail 25 marzo 1978 risulta essere il sabato di Pasqua. Presumibilmente la spiaggia poteva essere affollata, perchè nascondere apertamente del materiale così rischioso come i volantini BR in pieno giorno e in pieno sequestro Moro? Un tentativo di infiltrazione o di depistaggio?
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