giovedì 11 maggio 2017

SUI SILENZIATORI NEI TEST DI VIA MONTALCINI


Durante il dibattito seguito alla audizione dei RIS del 10 maggio 2017 (qui l' audio) , uno dei commissari, segnatamente l'onorevole Lavagno ,ha obiettato che il silenziatore usato nelle prove a fuoco dai Ris non fosse particolarmente efficace e che oltretutto non è dimostrato essere davvero quello usato per compiere l'omicidio dell'o. Moro. Riteniamo giuste le osservazioni ma vorremmo offrire delle precisazioni.

In effetti quel silenziatore,che fu sequestrato congiuntamente alla Skorpion, non appare, anche a detta della Scientifica, essere un riduttore di suono performante, tuttavia bisogna precisare che  un silenziatore non artigianale di quell'epoca non avrebbe potuto offrire molto di più.

Questo anche per la tipologia di armi usate (Skorpion e PPK) di per sé stesse poco silenziabili (per via del funzionamento blowback o a chiusura labile). Un buon riduttore di suono - su queste armi - porterebbe ad un abbattimento attorno ai 20 decibel. Ad esempio, se prendiamo i dati di una prova dell'esercito americano (in TAC armi) avremo che una pistola Beretta mod.34 in calibro 9 corto (del tutto comparabile con la ppk/s usata dai brigatisti) sparando un proiettile Fiocchi standard da 95 grani e alla velocità di 278m/s ,con fonometro posto a 5 metri dalla volata, fa registrare un suono di 145 db, mentre con silenziatore professionale il suono si riduce a 125 db, perdendo dunque soltanto 20 db .In pratica quale che sia il silenziatore usato, artigianale o professionale, su queste armi  si avrebbe un abbattimento compreso  tra i 20 e i 25 db, al massimo. Quindi, in virtù di queste considerazioni, riteniamo che tutto sommato la prova "acustica" prodotta dal Ris sia da ritenersi valida e adeguatamente precisa.

Una cosa da sottolineare, inoltre, è lo stato dei proiettili repertati.
Ebbene, come più volte sottolineato dal Col. Ripani, sia adesso che nella precedente audizione, i proiettili repertati non presentano segni longitudinali dovuti ad attraversamento di diaframmi elastici (o rigidi), questo vuol dire che tali diaframmi erano forati molto larghi e che dunque i silenziatori usati dovettero essere non solo artigianali, ma anche poco performanti, in quanto la tenuta dei gas al loro interno era ridotta.

In conclusione, qualunque silenziatore avessero usato i brigatisti in quel box, comunque il rumore prodotto dagli spari avrebbe raggiunto una intensità tale (125 db circa) da essere distintamente udito sia nei box limitrofi che nell'intero garage.


Domenico D'Avanzo

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