N.B. Aggiunta ora alle 21:40 , dopo il testo della lettera, una precisazione di Gero Grassi giuntaci in tempo reale via FB.
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N.B.2 Aggiunta di seguito alle 23:30 una replica a Grassi di Giovanni Ricci a nome dei familiari giunta anch'essa via FB
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E' stata pubblicata oggi sul sito di Gero Grassi una lettera (leggila qui ), inviata ieri, nella quale si paventa con amarezza che molti dei nuovi documenti acquisiti possano essere mantenuti segreti con la conseguente eventualità che sugli stessi cada l'oblio per decenni, finendo col mantenere indecifrabili, in tutto o in parte, gli avvenimenti di via Fani.
Mentre ci uniamo a tale amarezza e alle legittime richieste avanzate dai familiari, ci auguriamo che il tutto sia nato da una falsa percezione di quanto in realtà sta davvero per avvenire.
Riportiamo la trascrizione di questa lettera, per comodità di lettura, con l'avvertenza che sono nostri i grassetti colorati e le sottolineature.
L'originale può essere visionato al link sopra inserito.
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Al
Presidente della Commissione Parlamentare d'inchiesta sul rapimento e la morte
di Aldo MORO
On. Giuseppe FIORONI
e p.c.
ai componenti della
Commissione bicamerale - via email
Gentile Presidente,
in vista della fine dei lavori
della Commissione ormai prossimi Le rappresentiamo alcune esigenze condivise dalle
parti civili dei caduti della Strage di via Fani e della Famiglia Moro. In
particolare al fine di poter al meglio esercitare in futuro i diritti previsti
dal codice Le chiediamo con la presente alcune informazioni riguardanti in
particolare le carte acquisite dall'organismo parlamentare che Lei presiede.
Preliminarmente vorremmo
sapere se le carte acquisite saranno pubblicate con quali
modalità e tempi e se potranno essere acquisite tramite i nostri legali che ci rappresentano in tutto e per tutto in
queste sede.
Nello specifico Le
chiediamo:
1.
Se la Commissione ha acquisito carte, documenti, informazioni
o rapporti sui quali intende mantenere il segreto anche dopo la fine dei
sui lavori. Infatti come si deduce dalla lettura dei resoconti pubblici molti sono i documenti che sono "entrati" con una
classificazione di segreto;
2.
Qualora il segreto fosse mantenuto su un certo numero di atti
o documenti, Le chiediamo di quale natura è questo segreto, quanto durerà, chi potrà
eventualmente rimuoverlo e se i documenti saranno sottoposti ai regimi degli archivi in caso di
trasmissione all'Archivio Storico della Camera. In tale ultimo
caso infatti si potrebbe prevedere un segreto (a seconda dei documenti) di 30 o
50 anni.
Le chiediamo inoltre se comunque gli elementi di novità
contenuti in questi documenti acquisiti con la classificazione "in entrata" di segreto
siano stati rappresentati sostanzialmente nella relazione finale o
siano stati del tutto espunti. Infatti non si comprenderebbe se tali elementi di novità fossero
comunque taciuti. E ciò perché ben si comprende la tutela riguardante le singole
responsabilità ma non si comprenderebbe l'omissione
del racconto della verità di fatti nuovi ed eventualmente importanti. Tutto ciò soprattutto alla luce dello spirito,
delle motivazioni e della stessa logica politica ispiratrice delle direttive Prodi
e Renzi in materia di desecretazione di atti direttamente o indirettamente collegati a reati di Strage.
3. Sempre per poter al
meglio esercitare i diritti delle parti civili le chiediamo se questi documenti che eventualmente non
saranno pubblicati perché coperti da segreto, riguardino la
strage di via Fani, la prigionia del Presidente Moro o la sua uccisione.
4.
In particolare Le chiediamo di conoscere quali e quanti
documenti saranno inviati per competenza alla Procura della Repubblica di Roma, quanti e quali alla
Procura Generale presso la Corte di Assise di Roma e presso la Corte Appello di
Roma nonché alla Procura della Repubblica di Reggio Calabria che indaga
anch'essa sulla vicenda Moro.
5.
Vorremmo sapere inoltre su quali documenti la Commissione intende apporre il segreto "funzionale" e se saranno tutti anch'essi inviati alla
Magistratura.
6.
In ragione di quanto già esposto le chiediamo di poter avere quindi un elenco complessivo
dei documenti sui quali eventualmente cadrà il segreto e anche l'elenco di
quelli che saranno versati all' Archivio Storico della Camera dei Deputati.
7.
In qualità di parti offese riteniamo che a 40 anni dai fatti non sia concepibile apporre il segreto su fatti
nuovi quando lo Stato italiano si è impegnato, con nostro grande apprezzamento,
a rimuovere quelli del passato. L'esigenza di trasparenza, conoscenza e verità fa premio su qualsiasi altra necessità di tutela perché già la semplice
trasmissione alla magistratura senza ulteriori aggravi di segretezza potrà garantire indagini approfondite e
l'accertamento della verità tutelando la necessaria riservatezza. Non crediamo, e lo diciamo prima che la relazione finale venga
approvata, che si possa sottrarre alla conoscenza degli italiani qualsiasi
elemento di novità perché questa Commissione parlamentare è stata costituita a
tale fine e se tale "conoscenza" fosse secretata senza
ragionevoli,
comprensibili
e dichiarabili motivazioni ciò sarebbe del tutto inaccettabile perché questa è una verità che appartiene ai familiari delle Vittime
ed a tutto il popolo italiano e non è concepibile che siano i suoi
rappresentati a sottrargliela.
Data, 28 novembre 2017
(N.d.r
Firmato da: Ignazio RIVERA, Giovanni RICCI, Paolo RICCI, Sandro
LEONARDI, Vincenzo IOZZINO, Maria Fida MORO, Luca MORO )
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29.11.2017 ore 21:40
Gero Grassi Lettera errata nel merito. Quello che è secretato è conseguenza di indagini in corso. Si può Desecretare materiale attraverso il quale si tenta di arrivare alla verità e potrebbe comportare attività penale della magistratura? No, altrimenti faremmo un piacere ai criminali. Conoscendo i firmatari deduco che sono stato mal consigliati dagli avvocati. Bastava una telefonata e avrebbero avuto consigli migliori. Si può sempre rimediare.
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29.11.2017 ore:23:30
Giovanni Ricci Appaiono singolari le affermazioni dell'on. Gero Grassi e rimaniamo stupiti perche' a noi non risulta la trasmissione di tali atti alla Magistratura ne notizie di indagini in corso su tali atti secretati. Chiediamo allora di conoscere almeno in che data tali atti (tutti) sono stati o saranno trasmessi alla magistratura e a quali Procure della Repubblica. Se e quando la Magistratura confermera' la ricezione di questi atti e quindi nuove indagini in corso saremo lieti di apprenderlo come italiani e come familiari delle vittime. Avremmo voluto saperlo prima ma a volte le cose vanno sollecitate... Vorra' dire che attenderemo l'esito delle indagini penali e al termine tutti gli italiani potranno conoscere gli atti oggi secretati. Sara' semplice capire se sono stati tutti trasmessi o qualcuno "merita" un periodo di secretazione funzionale. Se ne prossimi mesi apprenderemo che qualche atto non e' stato trasmesso dalla Commissione perche' secretato vorra' dire che oggi, ancora una volta, abbiamo ragione noi. Ma manderemo altre lettere e faremo sentire la nostra voce. Speriamo vivamente che non ce ne sia bisogno e che molto presto si possano portare alla luce i VERI buchi neri centrali di questa tristissima storia.
Appaiono singolari le affermazioni dell'on. Gero Grassi e rimaniamo stupiti perche' a noi non risulta la trasmissione di tali atti alla Magistratura ne notizie di indagini in corso su tali atti secretati. Chiediamo allora di conoscere almeno in che data tali atti (tutti) sono stati o saranno trasmessi alla magistratura e a quali Procure della Repubblica. Se e quando la Magistratura confermera' la ricezione di questi atti e quindi nuove indagini in corso saremo lieti di apprenderlo come italiani e come familiari delle vittime. Avremmo voluto saperlo prima ma a volte le cose vanno sollecitate... Vorra' dire che attenderemo l'esito delle indagini penali e al termine tutti gli italiani potranno conoscere gli atti oggi secretati. Sara' semplice capire se sono stati tutti trasmessi o qualcuno "merita" un periodo di secretazione funzionale. Se ne prossimi mesi apprenderemo che qualche atto non e' stato trasmesso dalla Commissione perche' secretato vorra' dire che oggi, ancora una volta, abbiamo ragione noi. Ma manderemo altre lettere e faremo sentire la nostra voce. Speriamo vivamente che non ce ne sia bisogno e che molto presto si possano portare alla luce i VERI buchi neri centrali di questa tristissima storia.
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